RAZIONALE
L'adolescenza è per definizione l’età del cambiamento: ‘adolescere’ è parola latina che significa ‘crescere’.
Il processo di trasformazione che i ragazzi vivono, pur essendo assolutamente normale e necessario per dar modo di crearsi una propria personalità e approdare all’età adulta, è spesso segnato da difficoltà emotive, intensi sbalzi di umore, poca tolleranza delle frustrazioni e atteggiamenti talora trasgressivi, che creano conflitti con i genitori e con le altre figure adulte. Tutto ciò configura quella che viene genericamente chiamata ‘crisi adolescenziale’, epoca della vita nella quale avvengono importanti e repentine trasformazioni corporee e grandi cambiamenti esistenziali, con lo sviluppo della consapevolezza di potersi emancipare dall'ambito familiare e "fabbricare" il proprio destino.
La crisi pandemica, creata dall’arrivo dell’infezione da Coronavirus SARS-Cov2, ha colpito tutta la popolazione impattando sulla salute psico-fisica, sull’economia, sulle modalità di lavoro, e obbligando a misure di contrasto all’epidemia che prevedevano in modo particolare la riduzione dei contatti sociali. Gli adolescenti, risparmiati in gran parte da elevata morbilità e mortalità, si sono visti però, da oltre un anno, in una età in cui è essenziale per il loro sviluppo l'incontro fisico e il confronto con i propri coetanei, ridurre la propria libertà di movimento e di incontro con i compagni. Ciò è avvenuto sia con la chiusura e/o la forte limitazione della scuola in presenza (in Campania fino ad ora nelle scuole medie inferiori si arriva a 45 giorni in presenza e nelle superiori si arriva ad appena 27 giorni) con lo sviluppo della Didattica a Distanza, sia con la limitazione alle uscite e alle attività sportive, essenziali per poter socializzare con gli altri.
Tutto questo ha avuto e sta avendo ripercussioni sugli adolescenti, quella che si chiama "onda lunga del Covid", con notevoli conseguenze a livello psico-fisico, regressione dell'autonomia, preoccupante sviluppo di aggressività autodiretta (suicidi e tentativi di suicidio) ed eterodiretta , con aggressioni intra ed extra familiari (vedi le numerose risse fra adolescenti in tutta Italia), e comparsa di svariati altri disturbi, fra cui ad es. quelli del comportamento alimentare.
La polarizzazione degli interventi sanitari verso il contenimento dell’epidemia e la cura degli ammalati di Covid-19, ha tra l’altro aggravato, anche per gli adolescenti , difficoltà da tempo presenti (soprattutto in alcune aree del paese) nella gestione di patologie croniche o subacute di altro tipo, che pertanto hanno visto ridursi gli spazi ambulatoriali un tempo dedicati, a causa del dirottamento del personale in aree di cura della Covid-19. Inevitabilmente il rapporto con i curanti di riferimento è diventato più raro e più difficile e non sempre la telemedicina ha potuto sopperirvi.
Questo convegno, che vede la partecipazione delle varie sezioni AIDM della Regione Campania, si pone l'obiettivo di analizzare ed approfondire appunto queste tematiche nei loro risvolti di disagio e di disturbo psichico e fisico e si pone altresì' l'obiettivo di cogliere aspetti ed iniziative di prevenzione di tale disagio, in particolare rivolti alle scuole, importanti specie in questo periodo di pandemia.
Le analisi delle problematiche adolescenziali in questo periodo non potranno ovviamente prescindere dalla analisi delle differenze di genere che emergeranno e che, come ormai sappiamo, sono fondamentali per la lettura, comprensione, prevenzione e cura del disagio.