PRESENTAZIONE
L’obiettivo di questo corso è lo studio delle differenze di genere nelle patologie tiroidee, gruppo ampio ed eterogeneo, che colpisce maggiormente il genere femminile. Fattori ambientali, genetici, epigenetici, nutrizionali, economici e sociali concorrono nell’eziopatogenesi delle malattie tiroidee. In ogni caso, un adeguato apporto nutrizionale di iodio, necessario per sintetizzare l’ormone tiroideo è di fondamentale importanza nel garantire la salute della tiroide. La presenza di iodio negli alimenti e nelle acque è molto variabile e spesso troppo scarso rispetto ai fabbisogni che sono differenti per genere ed età e maggiori nella donna in gravidanza. Esistono inoltre nella catena alimentare e nell’ambiente elementi di origine naturale o antropica capaci di interferire con l’utilizzazione dello iodio da parte della ghiandola tiroide. È ormai comprovato che l’inquinamento ambientale radioattivo è in rapporto con l’insorgenza di tumori tiroidei. La conoscenza di questi fattori e la riduzione, per quanto possibile di essi costituisce un punto cruciale per la tutela della salute futura della popolazione. Sovente le patologie tiroidee, sia organiche sia funzionali sono silenti o non hanno un esordio eclatante. Una diagnosi precoce è perciò fondamentale al fine di un’impostazione corretta ed efficace della terapia. Ciò richiede specifiche competenze cliniche, tecnologiche e farmacologiche sempre aggiornate e mirate alla persona stessa, che spaziano nel campo medico, chirurgico o radioterapico, prevedendo un fattivo coinvolgimento sia del medico di medicina generale che dello specialista.