RAZIONALE
L’evoluzione tecnologica della diagnostica per immagini ha modificato in maniera sostanziale il ruolo di tale strumento medico, portandolo da semplice supporto a diagnosi, prognosi e monitoraggio delle malattie, ad elemento chiave in numerosi momenti decisionali, sia in condizione di elezione che in emergenza, determinando un incremento esponenziale delle richieste e conseguentemente dei tempi di attesa e dei costo a carico del SSN.
Negli ultimi anni sempre più fortemente si è avvertita la necessità di razionalizzare l’uso di tali metodiche e quindi di disporre di strumenti che, attraverso la medicina basata sulle prove di evidenza siano in grado di promuovere la appropriatezza e la efficacia degli interventi ed un uso più razionale delle risorse diagnostiche. L’obiettivo primario è quello di fornire ai medici prescriventi uno strumento formativo per assicurare ai pazienti adeguate prestazioni di diagnostica per immagini, riducendo il numero di esami inappropriati la cui esecuzione comporta spreco di risorse, allungamento dei tempi di attesa e, se eseguiti con radiazioni ionizzanti, un’ indebita irradiazione del paziente ed un aumento della dose collettiva di radiazioni alla popolazione. Dall’attento utilizzo di tali tecnologie ci si attende una riduzione del numero di esami inappropriati, ossia di quegli esami che non aggiungono valore al sospetto diagnostico del clinico né lo correggono, così come di quelli non utili a modificare la gestione clinica del paziente.