La sezione AIDM di Enna, considerando la capillare diffusione del fenomeno e la pluralità dei quadri clinici conseguenti alla violenza di genere, promuove la FAD Asincrona per la sua prevenzione ed il suo contrasto, sviluppata con il supporto di esperti che da anni sono impegnati in interventi di prevenzione, diagnosi, cura e assistenza rivolti alle donne che subiscono violenze e maltrattamenti.
Ha anche previsto al suo interno di divulgare i risultati conseguiti in termini di metodologie, di strumenti messi a punto, di numerosità degli operatori formati, nonché di un reale incremento della capacità degli operatori di effettuare individuazione, diagnosi e presa in carico della donna vittima di violenza.
La violenza sulle donne, infatti, rappresenta un fenomeno molto complesso e di grande diffusione. Le politiche attuali sono il risultato di anni di dibattiti e confronti, per agire prima di tutto nella identificazione del fenomeno, nel suo contrasto e non ultimo nella prevenzione culturale. I professionisti sanitari sono spesso chiamati ad intervenire, in tutte le fasi del processo della violenza, dal riconoscimento alla presa in carico.
OBIETTIVI
Ad oggi, la violenza contro le donne rimane un fenomeno di difficile misurazione perché in larga parte sommerso. Molto spesso si tratta di violenze attuate all’interno delle mura domestiche, situazioni spesso difficili da evidenziare e denunciare per la donna vittima di violenza (ISTAT). In questo scenario i Pronto Soccorso (PS) degli ospedali sono i luoghi ai quali più frequentemente le donne vittime di violenza si rivolgono quando decidono di chiedere aiuto o quando il livello di violenza è tale da richiedere un intervento sanitario. La Fad si pone nell’ottica di offrire ai professionisti sanitari una panoramica sociale, psicologica e legale del fenomeno con un duplice obiettivo: permettere al professionista di riconoscere le manifestazioni della violenza ed acquisire la conoscenza degli interventi da adottare.
OBIETTIVI SPECIFICI
La Fad propone esemplificazioni cliniche e approfondimenti di specifiche metodologie, in particolare si prefigge di:
1.Favorire tra gli operatori che afferiscono ai Pronto Soccorso italiani la piena applicazione delle “Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza
2.Accrescere le capacità di individuazione, diagnosi, gestione e trattamento della violenza di genere, prevenire i casi di re-vittimizzazione.
3.Favorire la costituzione di reti tra i Pronto Soccorso e, laddove possibile, tra questi e le strutture sociosanitarie e di volontariato presenti sul territorio, al fine di diffondere le strategie di intervento dimostratesi più efficaci sulla base di evidenze scientifiche raccolte a livello internazionale e nazionale