RAZIONALE
All’interno della categoria “Dolore Uro Genito-Pelvico” sono raccolte numerose condizioni cliniche che hanno un’origine multifattoriale. Negli ultimi anni gruppi di esperti si sono riuniti per cercare definizioni più precise per i diversi tipi di dolore e ad es. rispetto al dolore vulvare hanno proposto due categorie principali: “dolore vulvare correlato a disturbo specifico” (es., infiammatorio, neoplastico, traumatico) e dolore idiopatico che dura da almeno 3 mesi chiamato “Vulvodinia”. Ma nonostante l’alta prevalenza e l’impatto negativo sulla qualità della vita, la ricerca su questo argomento è ancora scarsa.
Spesso le stesse donne hanno paura di chiedere aiuto perché pensano che provare dolore durante i rapporti sia normale e parte integrante dell’essere “donna”. Il dolore genito-pelvico crea notevoli difficoltà sia alle donne che ne sono affette che ai partner, poiché influenza negativamente la qualità della vita e la salute sessuale. Ma non solo le pazienti anche i sanitari non avendo un'adeguata preparazione ritardano la diagnosi con pesanti conseguenze sulla salute fisica, psicologica e relazionale delle donne.
Il dolore genito-pelvico infatti non è solo un problema medico, ma deve essere considerato sotto una prospettiva biopsicosociale. Le linee guida per il trattamento consigliano una combinazione di interventi educativi sulla gestione del dolore, fisioterapia del pavimento pelvico, terapia sessuale e approcci medici seguendo una strategia integrata multidimensionale e con un'attenzione particolare al patient engagment con il coinvolgimento attivo delle pazienti in tutto ciò che riguarda il loro percorso di cura.
Ci prefiggiamo di dare un’adeguata formazione ai professionisti sanitari sul dolore genito pelvico prevedendo la docenza di medici, ginecologi, urologi, fisioterapisti, psicoterapeuti, nutrizionisti, farmacisti, per un approccio biopsicociale integrato che permetta una più veloce diagnosi e presa in carico delle pazienti.