RAZIONALE
La malattia renale cronica si caratterizza per un complesso di alterazioni fisiopatologiche del metabolismo calcio fosforo e del turnover osseo. L’alterazione dell’equilibrio Calcio-Fosforo-Paratormone è uno dei più importanti problemi nei pazienti affetti da insufficienza renale severa, che può portare a complicanze gravi ed aumento della mortalità.
In questo contesto della patologia nefrologica ormai da diversi anni si utilizzano, tra gli altri, una classe di farmaci definiti calciomimetici, che insieme alla vitamina D e suoi analoghi le linee guida KDIGO pongono sullo stesso piano di scelta.
- La novità in tal campo è rappresentata da ETELCALCETIDE, farmaco appartenente alla seconda generazione dei calciomimetici, che rappresenta un’evoluzione del trattamento dell’SHPT agendo su più fronti rispetto a cinacalcet e alle terapie tradizionali come la supplementazione di Calcio e della vitD. Gli obiettivi di terapia per un nefrologo sona rappresentati da:
- una strategia più completa, agendo non solo sul paratormone, ma anche su calcio e fosforo,
- ridurre il ricorso ai farmaci chelanti,
- ricorso alla forma iniettiva (direttamente nella macchina da dialisi come ultimo step)per eliminare il problema della scarsa compliance e le ricadute sui valori target,
- un dosaggio più flessibile per rendere la terapia più personalizzabile sul paziente,
- un profilo di tollerabilità gastrica vantaggiosa (attese conferme Real Life).
OBIETTIVI
- Dopo alcuni anni dall’introduzione delle linee guida KDIGO, si intende effettuare un follow up con lo specialista nefrologo, per verificare l’orientamento dei clinici su l’utilizzo dei farmaci anche nelle fasi iniziali della malattia.
- In particolare si intende fare il punto sull’esperienza maturata raccogliendo informazioni riguardo a:
- Come si è evoluta la patologia della CKD-MBD in base alle esperienza nel tempo del nuovo approccio,
- Come va collocato il trattamento farmacologico rispetto alla situazione clinica del paziente nefropatico (paziente naive alla classe dei calciomimetici, paziente non compliante alla terapia orale, paziente ben controllato)
- Dubbi o perplessità ancora presenti e come procedere per superarli/risolverli.
- Approccio terapeutico nel paziente «mild»