RAZIONALE
La medicina di genere è un'innovazione nella scienza delle cure sanitarie. In Italia, una maggiore attenzione alle differenze di sesso e di genere, sia nelle diagnosi che nei trattamenti, ha iniziato a svilupparsi nel 1998 ed è sostanzialmente più visibile negli ultimi anni. Le differenze di sesso e/o di genere negli adulti sono state documentate nella letteratura per quanto riguarda varie patologie, sia in termini di diagnosi , di incidenza e prevalenza, sia in termini di decorso clinico e complicazioni.
Per quanto riguarda l’età pediatrica, sappiamo che fin dalla vita fetale il genere maschile o femminile può influenzare la possibilità di sviluppare anomalie e diverse e, addirittura, il rischio di prematurità o di parto cesareo, entrambi più frequenti nel maschio. Nei primi anni di vita, poi, ritroviamo patologie che si distribuiscono in maniera diversa nei due sessi.
In questa ottica vogliamo affrontare argomenti rilevanti per la salute del bambino partendo dalla analisi delle possibili cause che rendono difficile il concepimento e dalla importanza del microbiota madre/feto sulla salute e sul benessere del nascituro ; considereremo quindi alcune patologie pediatriche molto attuali legate al COVID ed infine analizzeremo in chiave moderna alcune patologie complesse croniche dell’età pediatrica non perdendo mai di vista il “genere” .
La Medicina di Genere rappresenta uno degli ambiti di ricerca più promettenti, che meglio esprime la complessità dell’essere umano ed, in particolare, la differente risposta alle terapie tra maschi e femmine, allo scopo di tutelare pienamente la salute di ogni persona con ricadute positive sugli outcome di malattia.
Le evidenze della letteratura scientifica testimoniano, infatti, differenze genere-specifiche non solo nelle diverse manifestazioni cliniche delle varie patologie, ma anche nelle possibilità terapeutiche, spesso diverse per i due sessi, sebbene la maggior parte dei farmaci disponibili venga ancora testata prevalentemente su individui di sesso maschile.
Verranno prese in visione patologie neurologiche rilevanti e che incidono sulle relative ricadute sulla qualità di vita di qualsiasi individuo, sottolineando l’importanza delle differenze di genere nella gestione del percorso diagnostico-terapeutico e coinvolgendo un uditorio multidisciplinare, per favorire tanto un’utile discussione tra professioni sanitarie diverse, quanto l’appropriatezza delle cure, con un occhio particolare all’umanizzazione.