PROGRAMMA SCIENTIFICO
Orario |
Docente |
Argomento |
Durata |
9.00
10.00
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Donzelli |
Il Mondo sorprendente e misterioso delle persone |
1h |
10.00
11.00
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Aversa |
Un viaggio che parte da lontano
L’eugenetica nella pratica clinica di un medico omeopatico
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1h |
11.00
12.00
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Rasulo |
Dalle tenebre alla luce |
1h |
12.00
13.00
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Melodia |
Il tempo “zero” e lo sviluppo |
1h |
13.00
13.30
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Intervallo pranzo |
30m |
13.30
14.30
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Rasulo |
Il bambino dimenticato
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1h |
14.30
15.30
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Donzelli |
Una pediatria che allarga i propri orizzonti |
1h |
ABSTRACTS
Dalle tenebre alla luce (Dott.ssa V. Rasulo)
Dopo il trauma della nascita e della separazione il neonato si affaccia in un mondo senza più protezione, popolato da suoni, immagini, luci. Ci sarà bisogno di un tempo per il nuovo adattamento. Ciò che lo rassicura è il calore del seno materno.
Ciò di cui ci dobbiamo fidare è il suo forte istinto di sopravvivenza, il suo terreno vergine e la sua grande energia vitale.
C’è un tempo di adattamento allo spazio che lo circonda e c’è un tempo di adattamento al ritmo sonno-veglia.
I segni fisici e la reattività all’ambiente, i riflessi, le reazioni durante la visita, andranno colti con grande attenzione. Il suo essere al mondo già comincia a prendere uno spazio ed una forma nella triade genitori-figli. L’espressione di una diatesi, attraverso segni fisici e mentali si palesa già dalla nascita .Osservare il neonato significa dedicargli del tempo durante la visita ascoltare le sue reazioni ed osservare il suo stare al mondo con le sue molteplici richieste e possibilità di manifestare un disagio.
Essere medico non è solo valutare il sintomo fisico ma ,come la medicina omeopatica ci insegna è anche cogliere l’essere nella sua unicità e peculiarità, immerso in un mondo di relazioni.
Il tempo "zero" e lo sviluppo (Dott. C. Melodia)
Il nostro Maestro, Professore Antonio Negro (Alassio (SV), 17/06/1908 – Roma, 25/03/2010), endocrinologo, già omeopata di riferimento del Papato e dell'Istituto Superiore di Sanita (Rapporto Istisan 85/11 – aprile 1985), allievo di Nicola Pende, introdusse il concetto di "tempo zero”, riferendosi alla necessità del medico di acquisire una conoscenza, non solo nei termini lineari dell'evidenza, ma di una conoscenza della complessità del malato.
Dal "tempo zero", ovvero il momento di inizio dello sviluppo dell'individuo, si evidenzia lo sviluppo embriologico che è espressione, non solo della natura genetica ma soprattutto del rapporto tra diatesi predisponenti in termini non più strutturali ma epigenetici che interferiscono sulla corretta modulazione tra i foglietti embrionali e quindi nella espressione non semplicemente somatica ma anche di tipo costituzionale.
Il padre della medicina omeopatica, Dott. Cristiano Federico Samuele Hahnemann (Meissen, 10/04/1755 – Parigi, 02/07/1843), sviluppò una teoria, quella dei miasmi, che spiegò e dimostrò nella clinica le tendenze ad ammalare in una data direzione dell'individuo in base al "fardello dell'impregnazione miasmatica" piuttosto che del semplice riferimento genetico strutturale.
Il Prof. Antonio Negro sosteneva, già negli anni '80 dello scorso secolo, che la spiegazione della epigenetica necessitasse della conoscenza della Omeopatia per potere essere compresa.
Hahnemann e i suoi seguaci dimostrano come, con una cura attenta sul piano costituzionale, si possono ottenere dei cambiamenti di "direzione" della diatesi che affligge la vita del malato.
L'importanza dell'osservazione (segni e sintomi – semeiotica omeopatica) dal "tempo zero”, direzione dello stato di malattia; dal periodo di gestazione, nel neonato e nella prima infanzia, questa direzione può essere modificata, se riconosciuta, con evidenti vantaggi per la vita futura di quella persona umana.
Il bambino dimenticato (Dott.ssa V. Rasulo)
Concetto di salute, malattia e guarigione in un bambino secondo la medicina ufficiale ed quella omeopatica.
Capacità curative e di prevenzione della medicina omeopatica. Brevi accenni sulla diatesi miasmatica nell’infanzia.
L’importanza di avere durante la visita una visione sintetica biopatografica del bambino sano e ammalato.
Il dinamismo e la forza vitale nel processo di guarigione.
Il mondo delle due medicine separate.
Lo scoprire l’arricchimento della conoscenza medica con medicina omeopatica, come possibilità per evitare l’abuso e la tossicità di alcuni farmaci se ripetuti nel tempo.
Siamo medici ed il nostro scopo è la salute del bambino.
Riconoscere il limiti della medicina ufficiale e di quella omeopatica fa fare a tutti un passo avanti.